Iniziamo oggi a pubblicare una rubrica con alcuni pensieri del beato Charles de Foucauld. Ci sembra una iniziativa interessante e doverosa quella di condividere alcuni pensieri del nostro padre e fratello Charles di Gesù. Ogni pensiero sarà accompagnato da un brevissimo commento che potrà aiutare la riflessione e la preghiera di quanti vorranno leggerci. Anche per chi non condivide lo stesso percorso di fede possono essere spunti di riflessione ed elementi di confronto.
“Quanto è misero il nostro corpo che soffre nonostante la santa eucaristia e trova un po’ di vigore fisico! Quanto siamo meschini! E quando saremo liberati da questo corpo mortale?… Io sono felice, sempre più felice. Sento scendere nel mio cuore una pace profonda. Sento che cammino verso Dio. Penso alla sua immensa felicità e gioisco senza fine al pensiero della felicità perfetta, infinita, inalterabile di un Dio così amabile. Sono felice della felicità di colui che amo e il pensiero della sua immutabile pace calma la mia anima. La vita stessa del mio nulla, anziché affliggermi, mi aiuta a dimenticarmi e a pensare soltanto a colui che è tutto”.
LMB, 5 novembre 1902, p.92
Un Dio felice. Non è l’unica volta che fr. Charles parla di questo tema. L’immagine di Dio che ha scoperto e porta in sé e che approfondirà nel corso di tutta la sua esistenza ha, tra gli altri, i tratti del Dio felice e della felicità umana. Un respiro di positività assoluta, un’apertura verso orizzonti di bellezza e felicità che risponde ai bisogni profondi di pace che abitano il cuore dell’uomo.
Mi colpisce la santa umiltà che aveva il beato Carlo. Egli ha detto questa frase che è molto bella e profonda:
“La vita stessa del mio nulla, anziché affliggermi, mi aiuta a dimenticarmi e a pensare soltanto a colui che è tutto”.
Questo pensiero mi fa venire in mente le parole del mercoledì delle cenere: “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai”. In effetti, è un invito a pensare – come faceva il beato Carlo – a Dio e ad abbandonarsi a Lui, vera Felicità.