«Quando abbiamo da sopportare una grave prova, da affrontare un pericolo o una sofferenza, passiamo nella preghiera solitaria gli ultimi momenti, l’ultima ora che ce ne separa. Amiamo e pratichiamo ogni giorno la preghiera solitaria e segreta, quella preghiera che solo il Padre celeste vede, in cui siamo assolutamente soli con lui e nessuno sa che preghiamo: colloquio a due, segreto delizioso, in cui apriamo il nostro cuore in libertà, lontano da ogni sguardo ai piedi del Padre».
Charles de Foucauld, LSG, p.23
La quaresima ormai inoltrata ci sospinge nel cammino del silenzio e della contemplazione. Queste parole di fr. Charles ci sembrano particolarmente efficaci ad accompagnare i nostri passi nella sequela di Gesù.
Passo un momento un pò di crisi: mi piacerebbecondividere la fedecon tutti i mieifamiliari:marito e due figli,e vivo questa mancanza come n castigo di Dio…stamene sono arrivata allla conclusione che la preghiera è la sola via per portare le croci con docilità.
Penso che dobbiamo rifiutare con tutte le nostre forze l’immagine di un Dio che ci castiga, soprattutto quando in gioco è la libertà degli altri. La preghiera è vero che aiuta, perchè anzitutto contribuisce a purificare il volto di Dio che ci portiamo dentro. Forza allora perchè non siamo soli in questo cammino!