La Chiesa di San Giuseppe

Continuiamo la nostra visita a Nazaret partendo dal secondo luogo più noto ai pellegrini.



Usciti dalla basilica dell’Annunciazione, proseguendo a fianco del convento francescano e della scuola di Terra Santa, si giunge alla chiesa di san Giuseppe o della Nutrizione. È de l 1914 ed è stata ricostruita su precedenti chiese più volte distrutte sotto l’occupazione mussulmana.

Nella cripta attuale la cosa più interessante è il battistero giudeocristiano, molto simile a quello davanti alla Grotta, ma meglio conservato.

Finita la visita usciamo dal complesso dei santuari seguendo un nuovo percorso molto bello e interessante.

La tomba del giusto

Percorrendo la strada tra casanova e il suk, dopo pochi passi, si arriva presso le Religiose di Nazaret dove c’è un sito archeologico interessantissimo. È stato scoperto alla fine del 1800. Vi si può ammirare un gioiello quasi unico: una camera sepolcrale con due loculi, che veniva chiusa da una grande pietra girevole, classica delle tombe giudaiche del periodo erodiano (primo secolo). Si tratta della famosa tomba del giusto, come veniva chiamata dalla voce popolare, con un chiaro accenno alla persona di Giuseppe.

Guardando questa tomba le parole di Giovanni circa la tomba di Lazzaro (Gv 11,38-44) e quelle di Marco per la tomba di Gesù (Mc 16,1-7) diventano chiarissime.

La sinagoga

Entrando nel suk, il classico mercato orientale della città, restaurato nel 2000, c’è la chiesa parrocchiale greco-melkita, ricca di icone. Accanto ad essa si può visitare un locale del periodo crociato che si ritiene il luogo della sinagoga frequentata da Gesù e dove, iniziata la sua missione, tenne il commento al brano di Isaia 61 (Lc 4,16-30) di cui abbiamo già parlato e da tutti conosciuto.

Fontana della Vergine

Continuando ad attraversare il mercato, dove si può visitare la più antica moschea di Nazaret, si arriva alla chiesa ortodossa dell’Annunciazione, presso la fontana di Maria, allora abbastanza distante dall’abitato e dove, secondo un vangelo apocrifo, ella avrebbe un primo incontro con l’Angelo, ma, invece di ascoltarlo, sarebbe corsa a casa, molto spaventata, e dove poi avrebbe accettato il colloquio.

La chiesa attuale è del 1825 e al suo interno sgorga la sorgente che forniva l’acqua a Nazaret. Le pareti della chiesa sono completamente affrescate. L’iconostasi è pregevole.

L’acqua della sorgente era poi stata canalizzata fino alla fontana del paese, che era molto caratteristica, come si può vedere da vecchie fotografie di inizio novecento. Oggi restaurata e senz’acqua ha perduto molto del suo fascino.

La chiesa del beato Charles de Foucauld

Fatta la visita ai luoghi più significativi terminiamo là dove Charles de Foucauld ha passato la maggior parte dei giorni del periodo di Nazaret (1897-1900) e dove vive la nostra fraternità.

Può apparire fuori luogo, ma ne parliamo per due motivi: perché è una chiesa dove moltissimi pellegrini vengono per le loro celebrazioni eucaristiche, per pregare e fare adorazione, per incontri che aiutino a conoscere il beato Charles o per passare giornate di ritiro. Ma ne parliamo soprattutto perché qui Charles de Foucauld ha riscoperto il significato salvifico dei trent’anni normali e apparentemente perduti di Gesù a Nazaret ed ha aiutato la comunità cristiana a riscoprire Nazaret come una parte essenziale della storia dell’Incarnazione. Grazie a fr. Charles oggi si può sottolineare che ogni donna e ogni uomo nel quotidiano realizza la propria vocazione, qualunque essa sia, e nella normalità è pienamente alter Christus.

Oggi la piccola cappella delle clarisse, che lo ospitarono, è considerato il suo santuario, il santuario di Charles de Foucauld.

La presenza cristiana oggi

Mentre prima del 1948 i cristiani a Nazaret erano i due terzi della popolazione oggi sono una minoranza, circa 30000.

La Chiesa Cattolica è presente con i riti melkita, latino e maronita, la Chiesa Ortodossa con i greco-ortodossi e i copti, la Chiesa Evangelica con gli anglicani, i battisti e la chiesa del Nazareno.

Risiedono a Nazaret il vicario patriarcale latino mons. Marcuzzo, il vescovo greco-ortodosso Kiriakos e il vescovo anglicano. Oltre ai sacerdoti diocesani ci sono i francescani e altre sei congregazioni religiose maschili, mentre quelle femminili sono diciassette e una è mista.

Numerose sono le opere sociali della chiesa: scuole normali e scuole speciali, ospedali e case per anziani. Tutte aperte a tutti, senza preclusioni di sorta.

fratel Alvaro