Questo diario speciale è dedicato a Liliana, sorella di Carlo Carretto, chiamata a sé dal Signore lo scorso 9 luglio. All’interno il saluto di fratel Gian Carlo e diversi scritti di Carretto che si riferiscono a lei, raccolti da fratel Oswaldo.
“Cara Nonna Liliana, eri contenta, quando ti chiamavamo così. Era un modo pieno di affetto e di gratitudine per una convivenza durata oltre trent’anni…“
…buona lettura!
Carissimi fratelli: GRAZIE! In questo numero di JCQ, riportando alcuni scritti di Carlo che parlano dei rapporti familiari, mi sono sentito davvero parte della famiglia Carretto nel senso che ho letto di tensioni che capitano in tutte le famiglie e che pensavo non appartenessero a una famiglia da cui erano usciti due suore di clausura, un vescovo e un ….. profeta. Grazie, quindi, per questa finestra aperta su questa famiglia. Anch’io ho conosciuto Liliana a Limiti di Spello tanti anni fa. Ho pensato a lei a proposito del fatto che non ha avuto figli e, quindi, la familgia Carretto non ha avuto più eredi nè continuità. Quello che è capitato anche a me: mio padre è stato l’unico ad avere due figli maschi che, però, uno ha avuto tre figli (io) due femmine e l’unico maschio gay, mentre mio fratello non è sposato e anche se adesso ha una compagna è troppo anziana per avere figli da lui (ha 60 anni). Gli altri fratelli di mio padre non hanno avuto figli e, quindi, anche la famiglia De Rogatis finirà con la morte mia, di mio fratello e di mio zio che ora ha 93 anni. Scusate questa parentesi personale ma mi aiuta a sentirmi ancora più vicino alla famiglia Carretto anche se dalla mia non sono usciti vescovi nè suore nè profeti. Solo due diaconi permanenti, me e mio zio. Dio vi benedica e spero che dall’alto dei cieli Carlo, Dolcidia, Emerenziana, Pietro e Liliana preghino anche per me. Buona notte.