Voi avete la fortuna di avere ancora vivo il fondatore, persona che ha il carisma donatogli dallo Spirito ed è ancora nel pieno delle sue forze, anzi nella pienezza della sua maturità sia dal punto di vista intellettivo sia dal punto di vista spirituale e quindi è valido più che mai ed è capace di interpretare il carisma. Il carisma non è dato a più persone (…) di solito il carisma è affidato a una persona soltanto nella Chiesa. Chi ha ricevuto il vostro carisma è in piena efficienza e con tutte le possibilità di interpretarlo. In questo capitolo avete la grazia di avere il fondatore – vorrei augurarmelo anche per tanti altri capitoli- e dovreste fare lo sforzo costante e pieno d’impegno di capire bene il carisma dalle sue labbra, dalla vita di lui che lo ha ricevuto. (…)
La vostra fraternità ha il profumo del “volersi bene” ed è questo il dono di Dio. È un dono che va utilizzato perché va vissuto e non additato come esempio nella Chiesa. (…)
Naturalmente voi che vivete dentro al carisma avete tante altre cose, tanti altri punti per cui riflettere e da portare in primo piano. Dal punto di vista del vescovo, mi pare che queste distinzioni, queste realtà devono essere vissute insieme trovando una composizione armonica, una unità…perché solo così, facendo unità fra queste cose, potete veramente essere un sostegno nella Chiesa e un grande mezzo di apostolato nella Chiesa. Siete inseriti molto bene nella Chiesa, state dando un’impronta di fraterna amicizia (e questo è molto importante) nella Chiesa in questo periodo postconciliare, periodo che comincia ad essere concreto. Adesso incomincia veramente a sentirsi questa necessità della fraternità pastorale, adesso c’è veramente questa necessità e avere l’esperienza di sacerdoti, di fratelli, di religiosi che vivono l’apostolato della Chiesa nel modo voluto dalla Chiesa ma formando una fraternità di intimità così profonda da diventare vero amore: la vera carità del nostro Signore e senza fare però i primi della classe…così vi vedo, così vi penso, così per voi prego e vi ringrazio.