Una casa nuova, una comunità giovane, la comunione della famiglia spirituale di Charles de Foucauld. Questi alcuni degli ingredienti della settimana di ritiro che Gian Carlo ed io abbiamo trascorso in quel di Castelfranco Veneto assieme alle Discepole del Vangelo.

Da alcuni mesi avevano chiesto al nostro Gian Carlo di guidare questi giorni di preghiera e, in occasione della preparazione alla mia professione solenne, anche io ho partecipato con grande gioia.



La fraternità delle Discepole del Vangelo ha con noi molteplici legami (vedi questo vecchio post): dalla comune radice nella famiglia spirituale di fr. Charles, alla “spinta iniziale” di fratel Carlo Carretto, alle ispirazioni comuni che ci guidano, all’utilizzo delle nostre Costituzioni all’inizio della loro storia, e pure alla custodia di due luoghi particolarmente significativi della vita di fr. Charles: la cappella di Nazaret dove, tra le altre cose, ha maturato la scelta di diventare prete, e la cappella del seminario di Viviers dove tale scelta è stata portata a compimento con l’Ordinazione Sacerdotale.

Anche lo stile è simile, in quanto entrambe le comunità si sentono mosse a servire particolarmente la Chiesa locale in vari ambiti e in profonda comunione con il Vescovo e i suoi collaboratori, ma anche mantenendo una sana e sapiente autonomia.

Le parole che più di ogni altre sono risuonate nel corso del ritiro sono state senza dubbio quelle che abitualmente vengono ripetute ad ogni professione religiosa della famiglia foucauldiana: “A causa di Gesù e del Vangelo”.

Si, è a causa di Gesù e del Vangelo che esistiamo, come comunità, come cristiani e come religiosi. Ed è in rapporto a Lui e al suo Vangelo che dobbiamo rivedere periodicamente la nostra vita, per essere in continua sintonia con la sua Parola e la sua volontà.

Un confronto serio ed importante con il Vangelo dunque ha guidato i nostri giorni nella custodia di un autentico spirito di silenzio e di preghiera. La liturgia curatissima ha aiutato tutti ad entrare nel mistero centrale della nostra vita credente, quello dell’Eucaristia.

Una settimana di ristoro nel Signore, che si è espresso nella Presenza che egli ha donato a tutti noi ed anche nelle cure amorevoli e semplici che le sorelle ci hanno riservato e che si sono scambiate. Il ristoro vissuto anche nell’incontro con le tantissime giovani che compongono la fraternità e che, con il loro entusiasmo e la loro freschezza, costituiscono un segno evidente della bellezza del messaggio di fr. Charles che ancora parla agli uomini e alle donne di oggi.

Non si può poi dimenticare la presenza di alcuni laici legati alle Discepole che hanno seguito l’intera settimana di ritiro e che sono stati un segno di grande comunione con le famiglie e con il loro vissuto.

Un ringraziamento del tutto speciale va a Nazzarena (la fondatrice e responsabile generale) e Antonella che con la loro dedizione e delicata attenzione ci hanno riservato un’accoglienza premurosa. Personalmente devo dire che è stata una grazia e una fortuna poter incontrare in una sola volta la grande ricchezza di questa comunità.

Grazie dunque e buona vita, buon cammino, con l’augurio che possiate essere nel mondo un segno del ristoro di Dio che “non allontana” e che “viene ad incontrarci”.

fratel Marco