Questa espressione di una canzone famosa mi è tornata in mente più volte nel corso del viaggio-pellegrinaggio che Oswaldo e io abbiamo fatto nei giorni scorsi. Una giornata all’insegna di alcune commissioni da fare incastonata nella splendida cornice di Roma avvolta in un clima quasi primaverile. Il sole ci ha accompagnato tutto il giorno ed ha allietato il nostro percorso (rigorosamente a piedi e con mezzi pubblici) tra le vie, i vicoli e le piazze di questa stupenda città.



L’ho detto più volte ma, abitare in un altro paese, mi ha fatto vedere con occhi nuovi i tesori di cultura, arte e spiritualità che la nostra Italia racchiude. Dove vado aspettando che Oswaldo faccia i suoi colloqui in università? Un giro tra esterno e interno di una basilica romana come san Giovanni in Laterano, il suo battistero, la sua piazza… Un privilegio davvero grande che non tutti i cittadini di qualunque paese possono permettersi. Non lo dico per vanto ma per ribadire ancora una volta il mio orgoglio, perché no, di essere italiano.

La giornata è proseguita tra Colosseo, via dei Fori Imperiali, san Pietro, fontana di Trevi, un pranzetto in un locale tipico del centro storico… Si potrebbe dire una bella “vacanza romana” alla quale però non è mancato l’itinerario spirituale. Si, perché come ha avuto modo di dire p. Voillaume, il recarsi a Roma ha sempre il sapore di un ritiro, di un pellegrinaggio.

Entrare in san Pietro significa recarsi sulle tombe di santi e di Martiri: dal primo papa, Pietro, a quelli più attuali come Giovanni XIII e Giovanni Paolo II.

La visita alle Piccole Sorelle ha poi segnato il culmine e la tappa decisiva del nostro percorso: la celebrazione Eucaristica nella cappella ricostruita di fr. Charles è stato il momento più intenso. E qui la descrizione si ferma perché non si può esprimere a parole la semplicità, la calda accoglienza delle sorelle, la presenza silenziosa, discreta ed eloquente di fr. Charles e di p.s. Magdeleine.

Tutto questo inserito nella compagnia di due fratelli che non hanno fatto altro che stare un po’ insieme, semplicemente, in una qualunque giornata italiana.

fratel Marco