Sono trascorsi un po’ di giorni dalla festa di Charles de Foucauld ma desideriamo condividere qualche foto ed alcuni pensieri sulla celebrazione che si è tenuta nella «sua» città di Nazaret.
Anche quest’anno, come due anni fa, abbiamo scelto di fare memoria di fr. Charles attraverso una delle «attività» che hanno maggiormente caratterizzato la sua vita a Nazaret: l’adorazione eucaristica. Come sappiamo dai suoi scritti, nei tre anni trascorsi qui, ha passato ore ed ore, del giorno e della notte, in adorazione di Gesù dentro la cappella della nostra fraternità.
Così ci è sembrato che fosse naturale riproporre ai suoi amici nazaretani questa forma di preghiera, lasciano esposto il Santissimo per l’intera giornata del primo dicembre. La celebrazione eucaristica del mattino ha aperto la preghiera che si è protratta fino all’ora di adorazione conclusiva con la presenza del vescovo Marcuzzo, vicario del patriarca latino di Gerusalemme presso Israele.
Dal mattino si sono così susseguite diverse persone, singolarmente o a piccoli gruppi, gente di Nazaret, pellegrini da altri paesi, religiosi e religiose (è passato persino un fratello di Taizè: fr. Emile), sacerdoti di diversi riti, giovani e meno giovani, che hanno formato una sorta di staffetta di preghiera accomunati dal ricordo del beato Charles.
Ho parlato di Charles de Foucauld «tra la sua gente» perché la sensazione che sempre si ripropone è quella di un ricordo vivo che il nostro amico ha lasciato in questa città. La cappella affollata nell’ultima ora di adorazione ne è stata un’immagine significativa.
Era il primo appuntamento ufficiale dopo l’apertura dell’anno dedicato alla vita consacrata e durante la preghiera il vescovo ha sottolineato come per fr. Charles di Gesù la vita religiosa si possa sintetizzare in poche parole: «in Gesù, con Gesù e per Gesù». Partendo da due sue meditazioni mons. Marcuzzo ha ripercorso i contenuti della lettera inviata dal Papa ai religiosi in occasioni della celebrazione di quest’anno ed ha tradotto il messaggio anche per la vita laicale.
Il primo dicembre si è rivelato un’occasione davvero importante per riproporre a tutti la vita e le parole di fr. Charles, consapevoli dell’attualità della sua figura per la chiesa locale e per quella universale.
fratel Marco jc