Il nostro impegno all’ospedale italiano, che va avanti ormai da più di un anno, non ci ha impedito di conservare il legame profondo che ci tiene uniti ai ragazzi di Sefforis. Anche se in tempi ridotti e in forme diverse, continua il nostro servizio presso l’Istituto Educativo Assistenziale delle Figlie di Sant’Anna ove vivono molti ragazzi con gravi difficoltà familiari.
Anche quest’anno il tempo dell’avvento coincide con numerose iniziative proposte da diversi enti in favore dei nostri ragazzi, nelle quali far pervenire loro piccoli segni di attenzione e soprattutto attraverso le quali trascorrere del tempo insieme.
Di particolare rilievo è stata la giornata di venerdì scorso in cui si sono susseguite alcune visite: quella di una scuola di Haifa con una banda musicale vera e propria; quella di un gruppetto di ex-alunne dell’Istituto che si sono ritrovate per una minirimpatriata e che hanno contribuito ad animare la festa; quella di un famoso Pagliaccio della zona che ha portato con se nientedimeno che il vero Babbo Natale!
Un signore con l’età, il look e, consentitemi, la “taglia” giusta per lasciar credere ai bambini, senza ombra di dubbio, che era lui il vero Santa Claus! La prova? Ma certamente la barba! Molti gli si avvicinavano per tirargliela e capire se era attaccata sul viso con qualche sorta di adesivo o se era veramente la sua. E allora lo stupore sul volto di molti bambini che mi dicevano: “hua Baba Noèl alhaqiqi”… (“Lui è il vero Babbo Natale”, appunto).
Una giornata serena per molti di loro e soprattutto un modo per festeggiare insieme, cristiani e musulmani dell’istituto, la venuta di Gesù. I canti natalizi tradizionali li conoscono e li cantano davvero tutti!
fratel Marco jc