Pure a Nazaret, nei giorni scorsi, anche se per poche ore, è arrivata la neve. Un evento eccezionale che ha reso più soave l’atmosfera di queste settimane piuttosto fredde. È un’ondata di brutto tempo che ha investito un po’ tutto il Medio Oriente.
Il nostro pensiero va dunque ai tanti rifugiati iracheni e siriani che sono stati scacciati dalle loro abitazioni e non possono godere del calore di una casa. Molti probabilmente rischiano di perdere la vita, costretti a vivere in dimore rimediate, quando va bene delle tende, e chissà per quanto tempo.
Non si intravvede una fine infatti al conflitto in atto in questa regione. Ci sembra pure che la situazione sia stata dimenticata dai media occidentali che semplicemente non ne parlano più. Sotto questo silenzio ci sta però un universo di persone reali che lottano per sopravvivere e delle quali non sembra interessare a nessuno.
Ascoltavo alla radio, il giorno dopo la breve nevicata, alcuni bambini intervistati che raccontavano felici la loro gioia a vedere questo strano e non troppo usuale evento atmosferico. Chissà cosa stanno dicendo i loro amici a poche decine di chilometri da qui. Nasce nel cuore la preghiera affinché le cose possano davvero cambiare ed anche noi possiamo rimboccarci le maniche per tentare di modificare la sorte di questi fratelli e sorelle che vivono nel bisogno più estremo.
fratel Marco jc
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E’ veramente triste constatare come i mass media e l’opinione pubblica si mobilitano quando accade qualcosa in Occidente (vedi attentati a Parigi). Per il resto del mondo la notizia deve essere relativa a coinvolgimenti economici o a stragi macroscopiche perchè i mass media la pubblichino. Ma di tutti quelli che ogni giorno soffrono per il freddo e la fame (come i tanti rifugiati in Medio oriente, Giordania, Iraq, ecc.) nessuno se ne interessa. Nessuno tranne il Padre che è nei cieli.