Saldando la terra al Cielo...
Auditorium San Domenico di Foligno, ore 9.00 Don Luigi Ciotti incontra le classi quinte delle scuole superiori
Sono presenti anche i sindaci di Foligno e Spello, l’assessore alla cultura della provincia di Perugia Donatella Porzi, il segretario nazionale dell’Azione Cattolica Luigi Borgiani e don Luigi Filippucci responsabile del progetto “Cittadini del Mondo” nelle scuole di Foligno.
In occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Carlo Carretto si è tenuto in mattinata l’incontro tra i seicento ragazzi delle quinte delle scuole superiori folignati e don Luigi Ciotti, fondatore di LIBERA, che raggruppa più di 1700 associazioni nazionali che si battono per i temi della giustizia, legalità, uguaglianza, verità con particolare accento alla lotta alle mafie.
Sono stati i giovani i primi attori ponendo direttamente le domande a don Ciotti in merito all’impegno per la giustizia, alle modalità per affrontare le difficoltà e la corruzione, al senso di seguire determinati stili di vita in un mondo massmediatico e pubblicitario che crea grande caos.
Don Ciotti si è subito rivolto alla figura di fratel Carlo ricordandolo come uomo che ha speso la vita a servizio della verità e degli altri, “una verità che non fa sconti a nessuno, che scende in profondità”; un esempio per tutti, Carretto, perché è “Un testimone, un dono giunto su questa terra umbra che ha testimoniato con il coraggio e con la sua intelligenza”, soprattutto è stato capace di vivere “saldando i problemi della Terra al Cielo”. Dunque Spello è stato il luogo che ha dato speranza, accoglienza ed ascolto a quanti sono passati nel corso degli anni dalla fraternità ed ha saldato gli impegni di “quaggiù” per la giustizia con il cielo; l’augurio è che il Convento di San Girolamo che verrà inaugurato domani possa continuare ad essere un luogo di incontro, speranza, luogo di Parola di Dio e di accoglienza di tutti senza distinzioni di credo.
Rispondendo alle domande don Luigi ha sottolineato l’importanza di non generalizzare mai di fronte ai problemi ed ai cattivi esempi, di “saper sempre distinguere per non confondere”, imparare ad informarsi in profondità, non accontentandosi delle notizie di “seconda mano” perché uno dei peccati più diffusi in questi tempi è quello del “sapere” e del “generalizzare”. E’fondamentale poi saper guardare gli esempi positivi, i tanti amministratori, politici, cittadini che fanno del bene – anche quando non fa rumore -.
Lo stimolo è per tutti (giovani e meno giovani) a impegnarsi con responsabilità e, sottolineando che a vincere è sempre il NOI, l’impegno insieme nella quotidianità, il coraggio, il “cuore” di rispondere alla coscienza quando si incontrano cose che non vanno.
Come dunque “saldare la terra al cielo”? “Nella mia vita sono due i grandi riferimenti: 1. Il Vangelo; 2. La Costituzione italiana con la dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo”.
Concludiamo allora questa sintesi con alcune citazioni, spunti di riflessione e di coraggio.
– dal diario di Rosario Livatino (magistrato ucciso dalla mafia nel 1991): “alla fine della vita non ci sarà chiesto se siamo state persone credenti, ma credibili!”
– Stralcio di articolo scritto da Don Peppino Diana (assassinato dalla mafia nel 1993): “se la camorra ha assassinato il nostro Paese, noi lo si deve far risorgere, bisogna salire sui tetti e annunciare le parole di vita”
– Sant’Agostino: “La speranza ha due figli: la rabbia e il coraggio. La rabbia nel vedere come vanno le cose. Il coraggio di vedere come potrebbero andare”.
L’impegno di ciascuno di noi è quello della speranza e del coraggio ben sapendo, come ci ha insegnato Carretto, che l’unità di misura dei rapporti umani sono le relazioni e la prossimità.
Giovanni Marco e fratel Oswaldo