La settimana prossima Nazaret celebrerà l’apertura dell’anno centenario dalla morte di Charles de Foucauld. Nell’avvicinarsi di questo evento ci siamo interrogati sul significato che poteva avere tale ricorrenza per noi e per la città di Gesù.
Abbiamo sentito la responsabilità che la Famiglia Spirituale ci ha consegnato di custodire la memoria del Beato Charles, proprio nel luogo in cui ha vissuto durante la sua permanenza a Nazaret. Abbiamo ascoltato l’invito silenzioso e discreto di fr. Charles che richiama ancora oggi la Chiesa tutta, e i suoi «concittadini» in particolare, all’approfondimento della spiritualità di Nazaret. Il mistero del Dio fatto uomo continua nella sua Chiesa attraverso l’opera dello Spirito Santo che senza sosta plasma il cuore dei credenti fino a formare Cristo in loro. Così il l’incarnazione si dilata e assume il volto e la fisionomia dei discepoli di Gesù che costituiscono il suo corpo nel corso dei secoli.
Di tanto in tanto qualche cuore più disponibile e qualche persona più malleabile si lasciano plasmare con mirabile docilità tanto che dal lavoro dello Spirito scaturiscono meravigliosi esempi di santità che aprono vie nuove alla vita spirituale dell’umanità.
Uno di questi è senza dubbio il nostro frère Charles che ha fatto della sua vita un rinnovato e radicale invito a seguire il Signore nella semplicità della vita quotidiana.
Così a Nazaret, nella casa di una giovane ragazza di nome Maria, nella dimora di un falegname di nome Giuseppe e nella città della Parola fatta carne, non potevamo lasciarci sfuggire l’opportunità di far riecheggiare la voce di questa nostra guida singolare che è Charles de Foucauld.
L’anno centenario si aprirà con una serata di preghiera con meditazioni e canti nel chiostro (tempo permettendo) dell’ ex monastero delle Clarisse. Proprio l’ambiente spirituale che accolse il beato Charles nella sua permanenza nella città del Messia.
Le meditazioni saranno tratte dal ritiro che fece a Nazaret dal 5 al 15 novembre 1897 e si proclameranno in particolare le riflessioni sulla vita di Gesù che scaturirono dal suo cuore: dall’incarnazione alla risurrezione e ascensione, alla presenza del Figlio di Dio nella Chiesa e nel cuore dei credenti. Una sorta di rivisitazione della vita di Gesù fatta con gli occhi di Charles de Foucauld.
Nazaret ascolterà ancora una volta la sua voce. Ascolterà nuovamente il suo cuore che batte di un amore appassionato per il Beneamato Fratello e Signore Gesù. Si sentirà intimamente chiamata a rinnovare il desiderio di conoscere e seguire quello stesso Signore che cambiò così radicalmente la vita del nostro Beato e la trasformò in un autentico capolavoro.
Ci uniamo spiritualmente a tutti i fratelli, agli amici, ai componenti della grande Famiglia Spirituale di fr. Charles, e porteremo ognuno in quel momento di preghiera. Un grande e caloroso grazie va a George, Amira, Nabil, Basil, Farah, Ramez, Ala e Zaher che costituiscono il piccolo gruppo che da dicembre 2014 si sta incontrando per la preparazione delle diverse iniziative di quest’anno centenario.
fratel Marco jc
Cari fratelli, penso che un ottimo modo per celebrare il centenario di un uomo che così intimamente coltivava un colloquio continuo con Dio, sia cercare di far rinascere nei cristiani di oggi una profonda cultura della preghiera. Solo con la preghiera, quella vera che ci pone di fronte al nostro Padre Creatore possiamo pregustare le gioie che speriamo ardentemente raggiungere nei cieli. Scuola di preghiera quindi che padre Charles vorrebbe donare a tutti noi piccoli figli.
Pace e bene
Riccardo
Io ho sempre ammirato il coraggio e la semplicità di Frere Charles, un vero discepolo di Cristo.. Innamorato della Sua umanità e della sua misericordiosa Divinità…. Tanto da diventare uno con Lui e come Lui capace di amare tutti indistintamente… Senza aver mai convertito alcun musulmano ha amato dell’Islam la trascendenza e ha lasciato una traccia indelebile del suo essere solo e unicamente con Gesù, glorificando Dio con la sua vita donata… Grazie Frere Charles..
Loredana