Circa un anno fa’, nel contesto del centenario della morte di Charles de Foucauld, avevamo realizzato, assieme ad un gruppo di giovani e adulti di Nazaret, uno spettacolo teatrale dal titolo “Un uomo senza confini”.

Dopo la “prima”, considerando la grande partecipazione di spettatori ed a motivo del profondo significato spirituale ed ecclesiale, molti sacerdoti, religiosi e laici ci avevano chiesto di ripeterlo per dare la possibilità al maggior numero di persone di assistere al racconto della vita di fr. Charles.

Coloro che a gran voce hanno spinto per la replica sono stati indubbiamente i giovani coinvolti a vario titolo nell’iniziativa. Ci è sembrato questo un chiaro segno della presenza di Charles de Foucauld che ancora, discretamente, abita questa città.

Così, a distanza di un anno, attori, danzatori, musicisti, cantori e tecnici, coordinati e diretti dall’abile regista Amira Mouallem, si sono ritrovati ed anno iniziato a riprendere in mano sceneggiature, scenografie, costumi, musiche e danze.

La sera del 20 ottobre, nello splendido scenario della Chiesa dei Salesiani che si affaccia su una meravigliosa vista di Nazaret dall’alto, siamo andati “in onda” con la replica di “Un uomo senza confini”. Da quella posizione ci è parso che gli spettatori non fossero soltanto le più di trecento persone (molte delle quali giovani) accorse per assistere allo spettacolo, ma tutti gli abitanti di Nazaret. Ancora una volta abbiamo raccontato a tutta la città la vita di questo personaggio così significativo e che molto ha ancora da dire ai suoi abitanti.

Un evento dunque di carattere culturale e sociale, come anche di profondo significato ecclesiale e spirituale. I protagonisti provenivano da diverse Chiese e riti, e la presenza di un mussulmano tra le comparse ha arricchito di molto il valore della serata.

Desideriamo lasciar parlare le foto, sperando che possano dire, almeno in minima parte, la bellezza di quanto vissuto.

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fratel Marco jc