Da tempo avevamo preservato da altri impegni la giornata del 6 novembre, memoria dell’approvazione canonica della nostra comunità e dunque “festa della regola”, per riservarci una giornata insieme da trascorrere in qualche luogo della Terra Santa.
La scelta è caduta su Jifna. Si tratta di un antico villaggio che sorge in Samaria nei dintorni di Ramallah, non lontano da Gerusalemme. In quella zona si trova anche Al-Bira che secondo la tradizione doveva essere la prima tappa di sosta per i pellegrini che dalla Città Santa ritornavano verso il nord. Qui Maria e Giuseppe, al ritorno dal loro pellegrinaggio annuale al tempio, quando Gesù aveva dodici anni, dovevano essersi accorti della sua assenza nella carovana che si dirigeva verso Nazaret.
Eravamo intenzionati a visitare l’antica chiesa bizantina, quella attuale dei latini e quella degli ortodossi ma, appena arrivati abbiamo trovato questi luoghi chiusi. Dopo un momento di smarrimento ci siamo accorti che nel cimitero ortodosso c’erano degli operai al lavoro. Ci siamo avvicinati e, con grande sorpresa, abbiamo riconosciuto un uomo che assisteva ai lavori: si trattava del caro amico Abouna Elias Ode, ex parroco di Rene, un villaggio dei dintorni di Nazaret. Per motivi di salute si è ritirato nel luogo che gli ha dato i natali, il villaggio di Jifna appunto. Grazie a lui si sono aperte tutte le porte e abbiamo potuto visitare i luoghi più importanti, tra i quali la chiesa latina, l’antico castello, il luogo in cui sorgeva la chiesa bizantina (purtroppo trascurato e abbandonato). Soprattutto abbiamo sperimentato ancora l’accoglienza che per gli arabi è qualche cosa di “sacro”. Ci ha condotti in casa sua e abbiamo pranzato insieme. Durante l’incontro abbiamo avuto l’opportunità di approfondire la sua conoscenza e di ascoltare la ricca esperienza di un parroco palestinese che con varie vicissitudini ha offerto il suo servizio nella chiesa madre di Gerusalemme.
Un grazie al Signore per la nostra fraternità e per la giornata trascorsa insieme è salito al cielo. Una sorpresa inaspettata, un incontro davvero interessante e ricco…
fratel Marco jc
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