Con questo post ospitiamo un racconto da parte del nostro amico e fratello Lorenzo Ravasini, diacono della comunità delle Famiglie della Visitazione. Come molti sanno ci lega a questa comunità, oltre che un amicizia profonda con diversi suoi membri, anche la passione per il Libro della Sacra Scrittura e la sua lettura attraverso il calendario biblico ideato da don Giuseppe Dossetti.

Lorenzo è impegnato da tempo a pensare e organizzare momenti ecumenici di ascolto di alcuni libri della Bibbia. Ha iniziato con il Vangelo di Luca e, recentemente la scelta è caduta, nel tempo pasquale, sulla lettura integrale degli Atti degli Apostoli. Alcune ore di puro ascolto, di fede nella potenza della Parola, di implorazione della Benedizione di Dio attraveso uno dei suoi doni più grandi… Ascoltiamo la sua semplice testimonianza:

Lo scorso sabato 5 maggio, è stato davvero bello e benedetto.
Con tanti e tante abbiamo restituito al Signore alcune ore del tanto tempo che ci regala, e Lui – sia benedetto il suo Nome – le ha riempite con la sua Parola mediante la lettura degli Atti degli Apostoli.

Una trentina di lettori si sono alternati all’ambone nella Chiesa dell’Ecce Homo, lungo la Via Dolorosa a Gerusalemme, accolti dall’ospitalità dolce e generosa delle Comunità dello Chemin Neuf e delle Suore di Sion.
Ognuno ha letto nella propria lingua, 14 o 15 lingue diverse, dal gheez al finlandese, dall’indonesiano al malayam, con l’arabo e l’ebraico; senza nulla togliere ovviamente alle lingue europee più note e diffuse.
Molti i religiosi, ma non solo. Ad esempio: tenerissima la lettura di una coppia di sposi francesi che si sono scambiati più volte dando voce alle voci del “loro” capitolo.

All’inizio di tutto avevamo chiesto al Signore che ci facesse la grazia di aprire i nostri cuori a un ascolto vero e trasformante. Gli avevamo chiesto guardare al nostro umile servizio di lettura delle Sante Parole e di porle, Lui stesso, come un grande mantello steso a protezione, mantello di luce e di pace, su Gerusalemme sempre in travaglio.
La letizia con cui in diversi ci siamo salutati, con l’augurio e la speranza di nuovi appuntamenti simili, mi conferma della benedizione con cui siamo stati benedetti.

Davvero:
“In Dio, di cui lodo la parola,
nel Signore, di cui lodo la parola,
in Dio confido non avrò timore,
che cosa potrà farmi un uomo?” (sal 56/57, 11-12).

Grazie di cuore a Lui e a tutti.
alla prossima…

Lorenzo